Nella gestosi implicato l’Helicobacter il batterio che causa l’ulcera

(Corriere della Sera) – La patologia è tenuta sotto controllo con anti-ipertensivi, ma a volte è necessario far nascere il bambino prima del tempo.

In un futuro non lontano, gli antibiotici potrebbero prevenire almeno parte dei casi di pre-eclampsia (o gestosi), condizione che porta a un innalzamento importante e improvviso della pressione arteriosa durante la gravidanza, che può arrivare a mettere in pericolo la vita della madre e del bambino. In anni recenti, un numero sempre maggiore di ricerche ha infatti trovato che la malattia, determinata da alterazioni nello sviluppo della placenta, è molto più comune fra le donne che hanno contratto le forme più aggressive dell’Helicobacter pylori , il batterio noto per provocare ulcere e gastriti. E la prova che questa associazione non è casuale arriva ora da uno studio dell’Università Cattolica di Roma, che ha chiarito il meccanismo alla base del fenomeno.

GLI ESPERIMENTI – Negli esperimenti di laboratorio, sono state utilizzate cellule estratte da placente ottenute da donne sane, che avevano appena partorito. I test mostrano che a danneggiare la placenta non è direttamente l’Helicobacter, ma gli anticorpi che l’organismo produce per contrastarne l’infezione, e che sono diretti contro la tossina batterica CagA , espressa solo dai ceppi più aggressivi. Questa molecola è molto simile a una proteina chiamata beta-actina , che si trova nella placenta e che, nelle prime fasi della gravidanza, è cruciale perché essa cresca e si impianti nel modo corretto nell’utero. Accade, così, che il sistema immunitario “si confonda”, e che l’arma contro il batterio comprometta anche lo sviluppo dell’organo che deve sostenere lo sviluppo fetale, generando la gestosi.

GLI ANTICORPI – «Gli anticorpi anti-CagA sono in grado di fermare la proliferazione dei tessuti della placenta» si legge nello studio, pubblicato sulla rivista scientifica «Helicobacter». La pre-eclampsia colpisce il 2-7% delle donne in gravidanza. È tenuta sotto controllo con farmaci anti-ipertensivi, ma se questi non bastano diventa necessario far nascere il bambino prima del tempo. Le cause della gestosi sono in gran parte sconosciute, sebbene le si stia indagando da tempo. La ricerca del gruppo di Roma ne individua una importante, ma, soprattutto, lascia intravedere una strada per prevenire la malattia. «Il nostro studio non permette di dare precise indicazioni cliniche – chiarisce Francesco Franceschi, dell’Istituto di Medicina interna della Cattolica, che ha condotto gli esperimenti in collaborazione con i colleghi gastroenterologi e ginecologi -. Tuttavia, anche sulla base delle indagini epidemiologiche, riteniamo che l’Helicobacter pylori possa essere realmente implicato nella genesi della malattia e che le future mamme debbano esserne informate, così da poter decidere se sottoporsi al test per verificare la presenza del batterio e, in caso di positività, assumere al terapia antibiotica per eradicare l’infezione».

LA DIAGNOSI – Esistono vari test per la diagnosi. «Quelli più comuni e affidabili sono l’urea breath test o il test sulle feci effettuato con la tecnica degli anticorpi monoclonali. Entrambi però non distinguono fra ceppi più o meno aggressivi – prosegue l’esperto -. Questa informazione si potrebbe invece ottenere con un esame del sangue, semplice e poco costoso, che però al momento è disponibile soltanto in via sperimentale».

Link: http://www.corriere.it/salute/pediatria/13_ottobre_21/nella-gestosi-implicato-batterio-che-causa-l-ulcera-14a9098e-3a54-11e3-970f-65b4fa45538a.shtml