Papilloma virus, speranze dal vaccino. “Dimezzati i casi di cancro all’utero”

(La Repubblica/Salute) – Lo rivela uno studio del Centers for Disease Control and Prevention. Prelievi su 8.000 donne tra i 14 e i 59 anni negli ultimi 10 anni. In Italia ogni anno sono 3.500 i nuovi casi di persone contagiate.

Il vaccino contro il papilloma virus ha dimezzato i casi di tumore all’utero negli Stati Uniti negli ultimi 10 anni. Lo rivela uno studio del Centers for Disease Control and Prevention. Secondo i ricercatori nel campione di persone sottoposte alla profilassi la malattia è calata del 56% di casi fra le adolescenti. Un dato importante, spiegano gli esperti, anche in considerazione del fatto che solo dal 2006 questo tipo di prevenzione è diventata una pratica diffusa negli Usa. La ricerca è stata pubblicata a giugno sul Journal of Infectious Diseases.

“I risultati dello studio sono sorprendenti – spiega Thomas Frieden, direttore Centers for Disease Control and Prevention – e dovrebbero incoraggiare le autorità ad aumentare i tassi di vaccinazione. Pensiamo che sia possibile proteggere la prossima generazione da questo tipo di cancro ed è nostro dovere farlo”.

Il campione. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori Centers for Disease Control and Prevention hanno raccolto informazioni, dati e prelievi su più di 8.000 donne tra i 14 e 59 anni. I campioni sono stati in seguito inviati al Centers for Disease Control per elaborare i dati.  Il papilloma virus (Hpv) si trasmette con i rapporti sessuali. Il Centers for Disease Control consiglia di vaccinare le ragazze a 11 o 12 anni per proteggerle da una malattia che potrebbe manifestarsi dai 20 ai 40 anni dopo. Solo negli Stati Uniti

79 milioni di persone si ammalano di Hpv e la maggior parte di loro si ammala fra i 17 e i 20 anni.

“Almeno 50.000 si ammaleranno in futuro. Se si decidesse di vaccinarle oggi potrebbero evitare il tumore. Tutto questo sarebbe possibile se riuscissimo a vaccinare almeno l’80% delle persone ‘a rischio'”, conclude Frieden.

L’Hpv. L’Hpv si trasmette durante i rapporti sessuali per contatto diretto tra la cute o le mucose della persona infettata. Molti esperti consigliano di fare il vaccino anche ai maschi a partire dagli 11 anni. Il vaccino e’ ormai adottato per le bambine da molti paesi occidentali fra cui l’Italia, ma continua ad essere al centro di polemiche soprattutto perché legato all’attività sessuale: il virus causa tumori all’apparato genitale, e recenti studi lo hanno correlato anche al cancro alla gola.

In Italia 3.500 nuovi casi l’anno. In Italia ogni anno sono 3.500 i nuovi casi di persone contagiate dal Papilloma virus. Secondo dati recenti diffusi dalla Societa’ italiana di ginecologia (Sigo) sono in aumento, soprattutto tra i giovani, i tumori della faringe e della cavita’ orale causati proprio dal virus Hpv trasmesso attraverso rapporti di sesso orale. L’età più a rischio per contrarre l’infezione è 20 anni. L’Oms ha pubblicato una guida per l’introduzione dei vaccini anti-Hpv, dove consiglia alle preadolescenti tra i 9 e i 13 anni la vaccinazione, quando la risposta immunitaria è migliore e il beneficio è massimo.

Fonte: Valeria Pini – La Repubblica/Salute

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